L' Avvocato. Dedica "Triplete"

 



Per tutti noi era "l'avvocato".
Incredibile la sua somiglianza con Peppino Prisco!
Capelli impeccabilmente gelatinati, sempre in perfetto ordine, portamento elegante, tanto da mascherare magnificamente la sua "bella" età.
Già nel primo pomeriggio il suo posto era li, seduto sulla sua sedia di fianco alla poltrona, di fronte al televisore nella sede dell'Inter Club Acquaviva di cui si onorava di essere un Socio fondatore.
Guai a disturbarlo. Si spulciava la Gazzetta dello Sport fino all'ultimo vocabolo.
Alle 18:10 il silenzio doveva diventare assoluto: iniziava in tivù "Sport Sera".
E qui incominciava il suo gustosissimo show, quasi quotidiano, sempre e solo in coda al servizio riguardante il suo infinito amore: l'Inter.
Era un'Inter che arrancava quella, ma lui riusciva comunque a parlarne bene, come fosse sua figlia, sua moglie. La sua bella signora.
I suoi affascinanti monologhi, avevano tutti lo stesso epilogo: la grande Inter, la sua grande Inter!
Rimanevo ammaliato per ore ad ascoltarlo.
Mi parlava delle sgroppate di Domenghini, della classe di Suarez, della velocità di Jair, del carisma di Picchi, dell'eleganza di Facchetti del giovane Mazzola...del mago Helenio Herrera. Quella finale vinta col grande Real e quella contro l'Independente per la leadership mondiale.
Mi raccontava anche di Peppino Meazza!!!
Il tutto con l'occhio lucido ed emozionato. Sempre.
Era il suo immenso amore, e guai a chi osava toccarglielo.
Lo ascoltavo estasiato come un bimbo ascolta una favola dal suo papà.
Io, giovincello interista, in cerca di emozioni che quell'Inter allora non era in grado di darmi.
"Immagina se un giorno..." Vivevo di speranza, di sogni.



Sei stato il mio primo pensiero quella storica sera del 22 maggio 2010, caro Onofrio Viscardi, l'avvocato.
In quel momento, quando Zanetti alzava in cielo la Coppa dei Campioni, quando il mio sogno da Nerazzuro si avverava, nella piazza principale del nostro paese, fulcro dell'evento e piena zecca di "fratelli" nerazzurri, avrei voluto abbracciarti forte, condividere con te le mie lacrime di gioia e presentarti la... mia grande Inter.
Mi sarebbe piaciuto, caro Onofrio, raccontartela, così come tu, un tempo, hai fatto con me foraggiando il mio immenso interismo.
Sai, è riuscita a vincere in un solo anno tutto ciò che c'era da vincere: Campionato, Coppa Italia, Coppa dei Campioni Coppa Intercontinentale!
15 trofei in 7 anni: fantastico!
La forza di Zanetti, la fantasia di Sneijder, le percussioni di Maicon, il sacrificio di Eto'o, la rapacità di Milito, il muro di Samuel e Lucio...e poi Jose Mourinho, lo "Special one"!
La mia grande Inter, i suoi grandiosi eroi.
Sarebbe piaciuta anche a te....quanto la tua, ne sono convinto.
Grazie avvocato, grazie Inter "infinita squadra mia".

Francesco Misciagna